Task force dei dermatologi per comprenderne le cause
Più del 30% delle persone che contraggono l'infeziione da Covid-19 riporta una copiosa caduta di capelli, fatta di intere ciocche. E questo sul piano psicologico aggrava le conseguenze del coronavirus. Se ne parla al 94esimo Congresso Sidemast, la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, quest'anno in forma digitale. Molte persone che hanno superato la positività al virus, evidenziano i dermatologi, riportano un indebolimento e diradamento dei capelli. La caduta dei capelli post-Covid rientra nel "telogen effluvium acuto", porta alla perdita dai 100 ai 200 capelli al giorno ed è la tipica caduta di capelli reattiva che si verifica dopo eventi traumatici. In misura ridottissima, avviene anche durante il cambio di stagione. "Le prime segnalazioni - afferma la professoressa Bianca Maria Piraccini, dell'Università di Bologna - risalgono a giugno e sono arrivate da tutto il mondo. In Italia, a Bologna, abbiamo creato una task force, guidata dalla dottoressa Michela Starace, che sta coordinando gli scienziati di tutto il mondo per registrare tutti i casi di caduta di capelli dopo l'infezione da Covid-19 e trovare una spiegazione".
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
Il farmaco consente la repigmentazione della pelle dei pazienti sia sul viso che sul corpo
Numerosi studi hanno dimostrato la connessione tra cambiamenti climatici ed incremento della dermatite atopica ed anche tra inquinamento ambientale e aumento della patologia
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
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L'allarme degli esperti, 'meglio usare antisettici locali'
"Lo svolgimento dell'attività non deve arrecare pregiudizio al corretto e puntuale svolgimento dei propri compiti convenzionali"
Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Plos Biology
Il paziente aveva viaggiato nei Caraibi, virus simile a Dengue,Zika
"Onorata della conferma dal ministro, dovrò rinunciare all’Ordine dei Medici"
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